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Tutto il meglio del design indipendente e autoprodotto in scena a Operæ

E' in programma dal 10 al 12 ottobre, negli spazi di Torino Esposizioni, l'edizione 2014 di Operæ il festival dedicato al design indipendente e autoprodotto che quest'anno spegne cinque candeline. Un’occasione per incontrare i designer italiani e internazionali protagonisti di "un nuovo saper fare" che integra creatività ed esigenze di mercato, confrontandosi con le nuove tecnologie e guardando a nuovi modelli produttivi. Anche quest’anno saranno proposti una ricca selezione di prodotti arrivati da tutta Italia e Europa (Germania, Regno Unito, Giappone, Francia e Cina) ma anche da altri continenti È il caso dello studio MicroMacro fondato a Pechino nel 2011 che rivisita alcuni archetipi dell’arredamento cinese in chiave contemporanea del duo composto da Sakura Adachi e John Bennet, alias More than One, che uniscono le rispettive formazioni giapponese e inglese per progettare soluzioni inaspettatamente multifunzionali.

In anteprima a Operæ il milanese Johnny Hermann presenta le nuove collezioni Duckle e Kilï, piccole icone contemporanee realizzate in legno mentre i fiorentini di Studio Lievito propongono il nuovo brand OttaAnta ispirato alla ricerca dell’essenziale attraverso il recupero di materiali di fabbrica. Alterna invece progetti indipendenti a collaborazioni con grandi aziende il designer Federico Peri che nello scenario di Operæ propone complementi solitamente lontani dagli ambienti “pregiati” della casa, in chiave artigianale e preziosa.

I pluripremiati Gumdesign arrivano carichi di proposte, frutto di una lunga e riconoscibile capacità progettuale. Tra le nuove propostee spicca Giorgia Brunelli, alias Giovelab che riprende l’antica tradizione della porcellana lavorata a mano arricchita da un tocco fiabesco. Ispirata al mondo marino sarà la live performance di Alessandra Roveda designer capace di trasformare il gesto antico del “fare la maglia” in gesto progettuale e talvolta artistico. Composita e contemporanea infine è l’idea di cucina proposta da kmzero design che unisce sapere artigianale e cultura digitale: pensata per essere realizzata in un Fablab, si compone di pezzi realizzati grazie a stampanti 3D, smontabili e componibili.

Il mondo dei makers partecipa a Operæ anche grazie alla presenza dei fablab e dei makerspace presenti a Milano e Torino. Il nuovo Opendot di Milano animerà uno spazio dedicato in collaborazione con l’azienda specializzata in stampanti laser Trotec; il Fablab di Torino racconterà al pubblico la nascita di un nuovo ambizioso progetto di collaborazione con Arduino, l’azienda produttrice dell’omonimo micro-processore. Non mancheranno le scuole che entrano a pieno titolo tra gli espositori facendosi portatori dei progetti realizzati dagli studenti in maniera indipendente durante il percorso di studio. Sono l’Istituto Europeo di Design di Torino e l’Università degli studi della Repubblica di San Marino/Università IUAV di Venezia che partecipano con ampie selezioni di prodotti frutto della ricerca condotta nell’ambito dei rispettivi corsi e in occasione della tesi. Accanto alle aree dedicate al prodotto, Operæ accoglie anche una sezione curata da FRUIT la mostra mercato della micro editoria indipendente che a Torino presenta una speciale edizione dedicata a far conoscere realtà che ibridano graphic design, illustrazione, fotografia e fumetto. 

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Piazza San Carlo Torino

Provenienza della fotografia shutterstock

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